Taijiquan
Il Taijiquan è disciplina dalle molteplici sfaccettature: arte marziale di difesa appartenente agli stili “interni”, pratica energetica e auto-terapeutica, percorso di conoscenza e saggezza che affonda le radici nella tradizione medico-filosofica del pensiero cinese.
I suoi benefici si manifestano a più livelli: longevità e prevenzione, efficacia nell’azione marziale, presa di coscienza della propria natura e delle proprie potenzialità, crescita spirituale.
Nel pensiero cinese l’uomo è un universo in miniatura regolato dalle stesse leggi che regolano la Natura . La pratica del Taiji è un mezzo per acquisire tale conoscenza e operare le trasformazioni mirate ad aumentare il benessere e vivere una vita consapevole e presente.
Come si legge nei Classici, il Taiji è un’arte che permette di avvicinarsi alla Via (il “Dao”). Conoscendo i principi che regolano la natura otteniamo maggiore consapevolezza della nostra stessa natura e del suo legame con il mondo esterno. Una consapevolezza che si acquisisce con lo studio ma soprattutto con l’esperienza della pratica.
Con i suoi movimenti lenti e ripetuti il Taijiquan offre un percorso che opera a vari livelli: fisico (coordinamento e movimento armonico); propriocettivo (consapevolezza del corpo nello spazio); percettivo (respiro e sensazioni del gesto); mentale (intenzione); spirituale (intuizione).
Nella pratica del Taijiquan il corpo diventa un laboratorio di sperimentazione per la trasformazione, la crescita e l’autoconoscenza.
Il Taiji dello Stile dell’Acqua divulgato dalla Wang Academy è imperniato su 5 cardini:
- Studio dei Fondamentali
- Studio della forma
- Tui shou: a una o due mani, statico e in movimento
- San Shou: applicazioni e combattimento
- Neigong: sviluppo dell’energia interna